💥 Sai cos’è un tecnoleso? È quello che quando sente “prompt” pensa a una marca di detersivi.
Amazon lo stressa, ChatGPT lo spaventa, e l’AI… sembra fantascienza.
❌ Ma no, non è stupido.
È semplicemente disallineato.
E come lui, in azienda, ce ne sono tanti.
⚠️ Ecco il punto:
L’Intelligenza Artificiale sta cambiando il lavoro. Ma non sta cambiando tutti allo stesso modo.
Stessa tecnologia. Quattro reazioni. Quattro tribù.
E tu, in quale ti riconosci?
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🧪 1. Gli (AI)lluminati
Hanno visto la luce divina del prompt.
Adesso vogliono usare l’AI per tutto:
Naming, brainstorming, mail al capo, menù della cena.
Creativi? Sì.
Visionari? Forse.
Esagerati? Sempre.
“C’è un prompt per questo”, è il loro mantra.
🧠 2. I Promptonauti
Sono i Jedi dell’AI.
Usano l’Intelligenza Artificiale con metodo, criterio e una calma zen.
Integrano. Testano. Valorizzano.
Non urlano.
Ma spostano il futuro, un prompt ben scritto alla volta.
🌤 3. I Tiepidi Curiosi
“La sto studiando”, “Mi intriga ma non ho tempo”, “L’ho provata una volta…”
Insomma: sono lì lì.
Osservano, leggono, smanettano… ma poi tornano a Excel.
Non hanno bisogno di hype, ma di fiducia.
📵 4. I Tecnolesi
Non sanno da dove si comincia.
La colpa? Non è loro.
È che nessuno ha mai spiegato loro il “perché”, prima del “come”.
E sono la sfida culturale più interessante di tutte.
🔑 Il punto è questo:
📊 Non chiederti chi sa usare l’AI.
Chiediti chi si sente parte del futuro che stai costruendo.
👥 I veri leader non corrono da soli.
Creano le condizioni perché tutti possano partire.
Con i propri tempi. Ma senza rimanere indietro.
🎯 Non serve trasformare tutti in super-user.
Serve aprire spazi, abbassare le barriere, raccontare l’AI in modo… umano.
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Nella foto sono con mia sorella Arlati Sara, che non ha ancora capito come entrare in una call senza intoppi (faccina muta)
Ma con il prompting è andata alla grande dopo aver seguito un mio corso in collaborazione con HappyBWomen.
Perché?
👉 Perché non serve essere tech expert per usare l’AI in modo potente.
Serve avere tanto senso critico e un buon percorso, qualcuno che ti accompagni… oltre alla tua disponibilità di provarci.
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🛠️ Vuoi capire come portare tutta la tua organizzazione a bordo dell’AI, evitando hype e resistenze?
Scrivimi. Ne parliamo con metodo (e un po’ di ironia).
La mappa Calculating Empires rivela come comunicazione e tecnologia siano state forze intrecciate per 500 anni, modellando cultura, potere e identità. Guardarla significa vedere che l’AI non è solo tecnica: è architettura di futuro. Le nostre scelte — modelli, parole, sistemi — costruiscono nuovi poteri. La tecnologia non è neutrale: può diventare consapevole, se lo siamo anche noi.
Gemini 3 segna una svolta: omnimodalità fluida, memoria condivisa, “vibe coding” e capacità ingegneristiche da senior. Non è solo un modello più potente, ma una vera estensione cognitiva che cambia il ruolo umano: meno esecuzione, più interpretazione, decisione e progettazione. Una soglia che ridefinisce il futuro dell’IA.
Il down di Cloudflare mostra quanto ormai deleghiamo memoria, ragionamento e decisioni ai sistemi di AI. Se questi “cervelli esterni” si fermano, rischiamo una vera amnesia digitale. La sfida del futuro non è solo sviluppare l’AI, ma costruire resilienza e salvaguardare la nostra sovranità cognitiva.
In molti parlano di adozione della tecnologia. Noi la rendiamo naturale. Semplice. Fluida. Intelligente.
