🤯 Google ha presentato Gemini 3.
Ed é P A Z Z E S C O
Non parliamo di “un modello più potente”.
Parliamo di un’IA che si comporta come un co-cervello:
vede, ascolta, collega, ricorda e ragiona dentro lo stesso flusso.
E questo, onestamente, cambia tutto.
Ecco cosa mi ha colpita di più 👇
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🔥 1. L’omnimodalità è tornata… e stavolta è fluida e reale.
Rispetto ai “vecchi modelli” omnimodali, Gemini 3 fonde tutte le modalità in un’unica percezione.
Testo + immagini + video + audio → non più input separati, ma un’esperienza unica.
È la prima IA che sembra percepire, non solo analizzare. E sembra percepire il mondo proprio come farebbe un essere umano.
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🧠 2. La finestra di contesto diventa una memoria condivisa.
Questa parte è pazzesca.
L’IA non ricorda solo le parole:
ricorda il percorso, le connessioni, le domande sospese.
È come avere una working memory estesa — una memoria viva che continua a lavorare con te.
Una estensione esterna della nostra memoria.
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⚡️ 3. Il “vibe coding” è la nuova grammatica creativa.
Non servono più documenti tecnici infiniti.
Ora puoi dire:
“Crea qualcosa che abbia il mood di una bella nevicata a Cervinia.”
E l’IA capisce il tono, l’estetica, l’intenzione.
E costruisce:
→ il design
→ le animazioni
→ l’atmosfera sonora
→ l’esperienza complessiva
Dalla vibrazione → al prodotto.
È un nuovo modo di trasformare sensazioni in sistema.
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💻 4. Programma come un ingegnere senior.
Questo è uno dei salti più forti.
Gemini 3 non “autocompleta codice”:
capisce il codice.
E fa ciò che prima richiedeva anni di esperienza:
• rifattorizza parti complesse,
• naviga codebase scomode e caotiche,
• organizza architetture,
• pianifica in più step,
• anticipa bug e li corregge,
• mantiene coerenza tra moduli diversi.
È come avere un senior engineer a cui puoi dire:
“Ecco il problema. Portami una soluzione.”
… e lo skillset dei programmatori cambia profondamente, si evolve verso ruoli più cognitivi, meno manuali.
Non sparisce il programmatore.
Sparisce il programmatore che pensa solo come una macchina.
Rimane — e prospera — il programmatore che pensa come un architetto di sistemi.
Si passa da:
🌱 “coding”
a
🌳 “thinking + designing + supervising”.
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✨ 5. Il vero cambiamento non è tecnico. È cognitivo.
Quando possiamo delegare:
• parte della percezione,
• parte della memoria,
• parte della progettazione logica…
allora il nostro ruolo si sposta.
Noi diventiamo:
• interpreti,
• decisori,
• curatori del senso,
• connettori dei puntini.
L’IA amplifica la complessità.
Noi amplifichiamo l’umanità.
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⭐️ La mia sensazione?
Gemini 3 traccia una soglia.
Dopo questo lancio gli altri modelli modelli di oggi appaiono sbiaditi…
Allo stesso tempo i modelli che arriveranno in seguito a questo iniziano a far tremare i polsi.
Ed è proprio in questa soglia che il futuro dell’IA ha deciso di fare capolino in anticipo.