Un mesetto fa mi sono aggiudicata un poster da collezione all’asta. Volevo rinnovare le pareti degli uffici con degli esempi di Umanità che hanno cambiato la storia.
Ho scelto il celebre ritratto in bianco e nero di Buzz Aldrin, parte della campagna Think Different di Apple (a mio parere una delle più belle campagne della storia).
Aldrin è stato il secondo uomo sulla luna. Quello meno ricordato, e a mio avviso il più interessante.
Infatti, Apple lo scelse non per caso.
Jobs voleva celebrare non solo chi arriva primo, ma chi osa, chi spinge oltre, chi pensa davvero diverso:
Here's to the crazy ones.
The ones who see things differently.
Aldrin era lo “spirito inquieto”, il visionario. L’ingegnere. L’uomo che dopo il ritorno sulla Terra ha continuato a spingersi oltre: nello spazio, nella tecnologia, nella divulgazione.
Mi ha sempre affascinata questa scelta.
Perché ci ricorda che non serve essere “il primo” per cambiare il mondo. Serve pensare in modo diverso. E agire.
Oggi, in piena rivoluzione AI, mi sembra più attuale che mai.
Abbiamo tra le mani uno “spazio nuovo” da esplorare. Ma per renderlo davvero umano serve coraggio, creatività, consapevolezza.
Serve allenarsi a pensare con la nostra testa.
A pensare diverso.
A pensare oltre.
💭 E allora, in questo anniversario dell’allunaggio, mi piace immaginare che ogni volta che impariamo a dialogare con l’AI — non come consumatori passivi, ma come esploratori attivi — stiamo anche noi lasciando un’impronta sulla sabbia grigia del futuro.
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🛰️ “Perché le persone abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo…
sono quelle che lo fanno davvero.”
(Think Different, Apple 1997)